di Marco Dibona
CORTINA - Nella conca d'Ampezzo i boati si sono sentiti per buona parte della giornata, sino al pomeriggio inoltrato: prima sul versante occidentale, verso la Tofana, poi ad oriente, sul monte Faloria.
Ad ogni botto, una colata di neve, dai pendii, fra le rocce, a scongiurare il pericolo di valanghe. Le esplosioni venivano dalla campana d'acciaio sospesa, con un lungo cavo, sotto l'elicottero della Air Service; è un sistema ormai collaudato per limitare il rischio di distacchi naturali.
Da fondovalle, dalle piste da sci, dai luoghi più panoramici, il distacco delle masse di neve con l'ausilio di Daisy Bell è ormai diventato uno spettacolo, un'attrazione, per residenti e turisti. Ad introdurlo, anche a Cortina, sono stati gli esercenti impianti a fune, in collaborazione con ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]