Da anni si studia l’impatto delle attività sciistiche. Il risultato è decisamente negativo, e non solo per gli enormi gli sprechi di acqua ed energia.
di Stefania Marra
Quando si parla di vacanze a Natale le mete più richieste sono due, decisamente antitetiche: la neve e i mari caldi; questi ultimi si trovano ben lontani dalle nostre latitudini, e quindi il viaggio, da fare necessariamente in aereo, è già in partenza ad alto impatto sia per l’ambiente che per il portafogli.
La neve è invece più a portata di mano, dal nord al sud della Penisola. Spesso però le vacanze invernali non sono ecosostenibili, in particolare le settimane bianche. Sono infatti notevoli gli impatti causati dall’attività sciistica e l’indotto collegato: intanto quelli evidenti sul paesaggio, dovuti alle piste, agli impianti di risalita e alle opere edili per l’innevamento; inoltre la produzione di neve artificiale richiede enormi quantità di energia e di acqua.
La maggior parte delle piste da sci, ossia il 70% dei 4.700 chilometri di piste, usa neve artificiale, soprattutto nel primo mese di apertura impianti. Per molti ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]