Ci risiamo. Dopo l'uscita su La Stampa dell'articolo a firma di Baroni (4 gennaio u.s.) che lasciava intendere che il Volontario del Soccorso alpino e speleologico è colui il quale è portato a "lavorare il meno possibile e allo stesso è permesso di restare a casa e intascare regolarmente lo stipendio" (oggi il quotidiano ha pubblicato la lettera di risposta del presidente del CNSAS, Pier Giorgio Baldracco), anche Massimo Gramellini nel corso della puntata di 'Che Tempo Che Fa' del 10 gennaio u.s. ha annoverato nella liste dei permessi che consentirebbero furbizie assenteiste, anche i diritti riconosciuti ai ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]
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