Sapere quali sono i punti in montagna dove è presente molta neve è un fattore importante non solo per studiare la formazione delle valanghe, ma anche per determinare quante risorse idriche sono disponibili. Stimare con esattezza la quantità di acqua immagazzinata nella neve è però un'operazione tuttora assai difficile, perché i meccanismi che determinano la distribuzione e il disgelo della neve sono ancora poco conosciuti. Nel quadro del progetto "Esperimento Dischma", i ricercatori tentano quindi di dare una risposta alle seguenti domande:
Quali sono i processi atmosferici che regolano l'accumulo della neve nell'ambiente alpino invernale?
Come varia il bilancio energetico di un manto nevoso che si scioglie in primavera e perché alcune macchie di neve durano più a lungo di altre?
Con l'aiuto di numerosi esperimenti sul campo e complessi modelli numerici, gli studiosi analizzano nella "valle della Dischma" (comune di Davos, figura 1) – un bacino di alimentazione alpino d'alta quota – i campi di precipitazione, la distribuzione della neve e le dinamiche di disgelo del manto nevoso alpino. L'attenzione dei ricercatori è rivolta soprattutto alle interazioni che avvengono nell'interfaccia tra l'atmosfera vicina al suolo e il manto ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]