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Oggi incontro tra i vertici del Soccorso alpino e delle “giubbe rosse” valdostane per varare nuove strategie dopo le scintille dei giorni scorsi.
di ENRICO MARTINET
AOSTA - Vietare? No, educare. Lo dice e lo ripete come un mantra Beppe Cuc, presidente della «giubbe rosse», i maestri di sci della Valle. Parla della sicurezza nel fuoripista e spiega: «Abbiamo sempre avuto molta cura, come categoria, in questo settore e faremo sempre di più». Più che una risposta, la volontà espressa da Cuc appare come un’assicurazione nei confronti di Adriano Favre, direttore del Soccorso alpino valdostano. A questo giornale la guida aveva espresso una sua opinione sulla «necessità di formare coloro che fanno il fuoripista». E aveva coinvolto i maestri di sci: «Loro possono fare molto, hanno i corsi con bambini. Da anni battiamo su questo tasto ma loro non ci sentono». Frase che ha provocato rabbia e sconcerto nelle «giubbe rosse».
Favre spiega: «Non volevo urtare la suscettibilità di nessuno. So bene che i maestri di sci stanno facendo molto nella sicurezza. Fanno corsi di formazione, c’è un forte legame tra loro e il soccorso alpino. Ma sono loro ad aver in mano il pallino. Voglio dire che possono ribaltare sui bambini la loro formazione. Noi non abbiamo un contatto così puntuale con le generazioni più ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]
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