Riportiamo l'articolo pubblicato sul Gazzettino di un esponente del CNSAS Pordenone.
di Roberto Sgobaro
Per gli alpinisti e gli amanti della montagna dormire e vivere l'ambiente di un rifugio alpino è una cosa normale, ma non tutti i frequentatori sono informati o sanno comportarsi in maniera consona. Il rifugio alpino si divide in categorie: ci sono rifugi raggiungibili in macchina o con impianti di risalita e ci sono rifugi in quota, dove, seppur custoditi e gestiti per offrire un servizio di ospitalità, ristoro e pernottamento, sono raggiungibili solo a piedi.
L'isolamento che caratterizza quest'ultimi, fa sì che qualsiasi tipo di approvvigionamento sia più difficile e oneroso e quindi i comportamenti e le pretese devono essere adeguate a quanto il rifugio può offrire. È però bene sapere che la vita di rifugio è una vita spartana.
Solo poche strutture hanno camerette con le lenzuola, molto più spesso ci sono cameroni comuni dove si dorme su tavolati in legno con materassi uno ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]