di Roberto Dini e Stefano Girodo
Siamo fermamente convinti che un dibattito fertile sul tema dei rifugi alpini sia possibile solo evitando di confinarsi nei tecnicismi e nelle settorialità dei diversi attori coinvolti, e ponendo invece al centro i fondamentali aspetti culturali che costituiscono l’anima stessa della montagna. Ad impersonificare al meglio questa sensibilità è il gestore di rifugio, colui che è appropriatamente denominato “rifugista”, a testimonianza dell’unicità della sua figura umana e professionale. Il rifugista si delinea come un prezioso e discreto custode del territorio alpino, curandone la manutenzione e l’aménagement, tenendo in ordine l’integrità complessiva dell’ambiente, dei suoi percorsi, delle sue strutture, del suo patrimonio storico e culturale in ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]