intervista di Erika Varesi ad Alessandro Gogna (apparsa su L’Orsaro, n. 6, 2014, con il titolo La nostra montagna, principi e valori)
Se guardiamo agli articoli sui giornali, alle discussioni, all’evoluzione degli accadimenti, parlare di montagna ci porta necessariamente sempre più di frequente a confrontarci, e a dover fare i conti, con aspetti della vita in senso lato. In realtà non una novità, ma l’alta frequentazione della montagna, l’uso e l’abuso che se ne fa di essa, lo sviluppo delle tecnologie hanno reso più evidente l’evolversi di una mentalità che anche all’interno della montagna cerca di definire leggi e regolamentazioni, invadendone contemporaneamente gli spazi e in parte trasformandola in un bel parco giochi. Alessandro Gogna, alpinista che ha segnato la storia degli ultimi decenni, lo sa bene, oggi che tra le diverse attività, ha preso a cuore le sorti della montagna e di chi la frequenta. Non c’è solo il discorso “sicurezza e libertà”, ci sono anche l’ambiente, la qualità del nuovo alpinismo e il come l’alpinismo continui ad esistere.
«Nel mondo a noi circostante oggi tutto tende a fondare il benessere sulla nostra sicurezza, parzialmente imposta o posta come unica importanza – esordisce Gogna durante la nostra intervista – I francesi parlano di société sécuritaire. Fin da piccoli siamo spinti a evitare i pericoli e a evitarli soprattutto con metodi e strumentazioni che sono ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]