di Sara Sottocornola
BERGAMO — “Salire significa anche avventura, silenzio, autonomia, contatto con la montagna. L’eliski non ha nulla a che vedere con queste cose e oltretutto è una pratica elitaria che porta in montagna solo pochi benestanti. E non è una posizione solo da ambientalisti puri: anche Papa Giovanni Paolo II anni fa disse che su queste montagne non bisogna arrivarci con l’elicottero”. Con queste parole interviene, sulla questione eliski, Carlo Alberto Pinelli, regista documentarista, alpinista e presidente di Mountain Wilderness Italia. Pinelli, con Mw, è stato protagonista negli ultimi decenni di una serrata campagna contro questa pratica, che ha portato al divieto di praticare eliski in Marmolada. Lo abbiamo intervistato, per capire meglio le ragioni del “no” ad un sport che, nato con Gianni Agnelli negli anni Sessanta, ancora oggi attrae molti ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]
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No eliski, una lotta che dura da decenni: intervista a Carlo Alberto Pinelli
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