Disavventura per dei giovani impegnati in Nepal sul Manaslu (8163 metri). Dalla tenda-frigo spariscono carne secca, speck e parmigiano. Loro la prendono con ironia: «Buona digestione».
di ENRICO MARTINET
Sulla pagina della loro spedizione hanno intitolato la cronaca dagli Ottomila metri «La proteina rapita». Quattro giovani alpinisti emiliani impegnati in Nepal sul Manaslu (8163 metri) hanno scoperto che notte tempo le loro scorte di proteine erano sparite dalle tende sul ghiacciaio a campo 2, cioè a 6400 metri. Sarà forse per il nome della montagna che in sanscrito significa «dello spirito», ma offrendo al mondo la notizia su internet, anche grazie agli immancabili Facebook e Twitter, l’hanno presa con filosofia, augurando «buona digestione» ai ladri. Carne secca di yak, speck e parmigiano erano chiuse in buste ermetiche in quello che i quattro definiscono «frigo», cioè una delle loro tende a campo 2.
La catena dell’Himalaya, quando i monsoni la lasciano diventa una catena montuosa presa d’assalto da orde alpinistiche: la maggior parte di chi sale sugli Ottomila più «facili», come il ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]