Il progetto europeo per collegare gli impianti del Monterosa ski a quelli del Cervino.
di ENRICO MARTINET
AOSTA - Tutto per un cappuccino, o quasi. Senz’altro per il fascino delle montagne e dello sci condito con il cibo italiano. Nasce così l’idea di un progetto italo-svizzero, finanziato dall’Europa per una funivia di otto chilometri lungo un vallone che ora ha soltanto pascoli, alpeggi, morene, laghi, lingue glaciali e picchi. Una tessera di un puzzle mai osato comporre che potrebbe formare un «disegno» sulle nevi di 530 chilometri di piste, intorno al Monte Rosa e lasciando come testimone verso il Nord Ovest sua maestà il Cervino. Otto chilometri in un vallata singolare e protetta dal punto di vista ambientale che si chiama Courtod (Ayas-Champoluc) e finisce laddove le guglie tra Valtournenche e Cervinia sono pallide e fanno il verso alle Dolomiti.
Due tronchi di funivia che un master plan in costruzione (dovrebbe essere concluso entro la fine del mese) pare deciso a indicare come la soluzione migliore, opportuna sia dal punto di vista finanziario sia turistico. A volerlo con forza è Zermatt, cittadina svizzera senza auto ai ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]