di Gabriele Pezzano
Alle volte la giurisprudenza può generare delle massime che possono apparire ovvie a chi non opera con il diritto.
La Suprema Corte ha precisato, con la sentenza Sentenza 24 luglio 2012, n. 12900 che l'alpinismo è "attività pericolosa" ai sensi dell'art. 2050 c.c., per il suo contenuto intrinseco, senza bisogno che ciò venga stabilito da norme di legge o che venga svolta per fino di lucro o filantropici.
L'importanza di tale assunto va ovviamente posta in relazione al fatto che, ai sensi della citata norma del codice civile, il risarcimento dei danni cagionati da una attività pericolosa è dovuto nel caso in cui se non si provi di aver adottato tutte le misure idonee ad ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]