In Trentino una foto fa discutere: sono luoghi di contemplazione o di divertimento?
di MAURIZIO DI GIANGIACOMO
TRENTO - Ci sono due modi di vivere i rifugi di montagna: quello tradizionale, quasi «sacrale», del Club Alpino Italiano e di tanti altri gestori, che li intendono quali luoghi del riposo, della contemplazione, della frugalità; e quello più moderno, impostosi nell’ultimo decennio, che viceversa porta in quota pesce fresco e vini d’annata, vasche idromassaggio ed estetiste.
Due fronti fieramente contrapposti in quella che potremmo definire una «guerra di religione» montanara, con «guru» della ristorazione e «santoni» della natura chiamati spesso a confrontarsi a suon di opinioni sui media. Uno scontro che è tornato ad accendersi recentemente, attorno a una foto. Sì, una semplice immagine, quella pubblicata sulla pagina Facebook dell’Associazione rifugi del ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]