Per sciare come una volta, tra bianco totale e animali liberi, l’ultima chance è a Sud. Dove lo sci è sinonimo di paesaggi superbi scanditi dalla presenza copiosa di foreste, grandi silenzi e animali selvaggi.
Paesaggi maestosi e indirizzi di charme, piste belle quanto quelle del Nord e una cucina d’eccellenza. Sono tanti i volti dell’Abruzzo, cuore dell’Italia più wild, quasi riservata, dove lo sci rimane a misura familiare e permette di concedersi altri piaceri. Inaspettati. Basta passare il limite della neve battuta per ritrovarsi, per esempio, nel regno del lupo. D’inverno, seguirne le orme sulla neve è facile, al chiaro di luna e con le ciaspole. Avvistarlo, possibile.
PARCO NAZIONALE D’ABRUZZO - Su tutto l’Appennino i lupi sono circa 600 (1000 in Italia); una cinquantina nel Parco Nazionale d’Abruzzo; un centinaio sulla Majella. “L’attesa può durare anche ore, nascosti tra i faggi centenari del Bosco della Difesa”, spiega Paolo Iannicca, guida turistica di Ecotur, cooperativa di Pescasseroli che organizza trekking con i lupi ed escursioni naturalistiche nel Parco Nazionale d’Abruzzo. “Quasi sempre, però, viene ripagata dall’ululato che segnala la presenza di un branco, spesso vicinissimo. Pericoli? Non ce ne sono. Il lupo non attacca l’uomo e raramente gli si ... [per continuare a leggere, fai clic sul link qui in basso]